ARTICOLO SCRITTO PER IL BLOG MATITA E FORCHETTAL’autunno, finalmente, che con i suoi colori mozzafiato e la prima arietta fresca ha portato sui banchi del mercato le adorate castagne! Come inserirle in una buona alimentazione? Come portarle a tavola senza “sgarrare” troppo? Scopriamolo insieme! Il “pane dei poveri” Le castagne hanno rappresentato la principale fonte alimentare autunnale delle popolazioni montane per moltissimo tempo; infatti, nonostante siano classificate come “frutto”, sono dette “pane dei poveri” per l’elevato contenuto di carboidrati complessi, presenti soprattutto nei cereali, nel pane e nella pasta. Il contenuto calorico e l’indice glicemico variano in base alla modalità di cottura: il contenuto di carboidrati è infatti maggiore nelle caldarroste rispetto alle castagne bollite, per non parlare delle castagne secche che si avvicinano alle 300 calorie all’etto. L’alta percentuale di amidi è tuttavia abbinata ad un discreto contenuto di grassi e proteine; nonché invidiabile contenuto di sali minerali (in particolare potassio, fosforo, zolfo, magnesio, calcio, ferro) e vitamine (C, B1, B2 e PP). Il buon quantitativo di fibre le rendono ottime coadiuvanti della funzionalità intestinale in caso di stipsi cronica. Tabelle di composizione degli alimenti De Vasconcelos MC, Bennett RN, Rosa EA, Ferreira-Cardoso JV.Composition of European chestnut (Castanea sativa Mill.) and association with health effects: fresh and processed products.J Sci FoodAgric. 2010 Aug 15 Un fantastico alimento di stagione A partire da ottobre, le vie dello shopping di tutta Italia, da Roma ai portici di Torino, si riempiono di venditori di caldarroste, facendo venire l’acquolina in bocca a bimbi, genitori e nonni! Impossibile non sentirne l’aroma passeggiando per le piazze e con i primi freddi, come si fa a resistere? Si insiste spesso sull’importanza di mangiare alimenti di stagione e di variare quanto più possibile le fonti alimentari al fine di fornire un ampio spettro di composti utili per il nostro organismo. Inoltre, le castagne rappresentano un alimento non raffinato e non manipolato a livello industriale: ottimo spuntino autunnale quindi, ma come sempre da consumare con moderazione al fine di non esagerare con l’apporto calorico, eventualmente riducendo i carboidrati del resto della giornata o mangiandole in sostituzione ad un piatto di cereali. Cibo serio – Gianpaolo Usa A chi sono consigliate?
Per l’abbondante contenuto di carboidrati, sicuramente agli sportivi, in particolare atleti di sport aerobici e misti, mentre per l’elevato apporto calorico generale (5 caldarroste, 150 g circa, apportano quasi 300 kCal) sono indicate nei casi in cui si abbia un basso appetito associato ad eccessiva magrezza. Se chi è a dieta potrà concedersele solo in piccole quantità e con grande attenzione all’intake energetico giornaliero, i bambini avranno una scelta in più per una merenda genuina, per tutto novembre! Sconsigliate versioni con zuccheri aggiunti (come i marron glacé o le creme di castagne industriali di bassa qualità), mentre valide le caldarroste, le castagne bollite oppure torte e pancake cucinati con l’utilizzo di farina di castagne. La totale assenza di glutine e lattosio rende infine le castagne una buona fonte di carboidrati complessi per i bambini celiaci e un sana alternativa a prodotti “da merenda” come latte e yogurt per i bimbi intolleranti al lattosio. Cosa abbiamo imparato: - Le castagne sono un frutto di stagione, non raffinato né manipolato dall’uomo e di ottima composizione nutrizionale - Per controllare l’apporto calorico bisogna valutarne modalità di cottura e preparazione - Rappresentano uno spuntino di stagione ideale per i bimbi, anche celiaci e intolleranti al lattosio
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Aprile 2018
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Dott.ssa Francesca Brun |
Ordine dei Biologi del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta n.A2575
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