Articolo scritto in esclusiva per il Blog MATITA E FORCHETTA “Cos’hai mangiato ieri a pranzo? E sabato a cena?” Scommetto che la maggior parte di voi non sa rispondere a questa domanda con precisione! Ha senso sapere con esattezza quello che si è ingerito nell’arco della giornata? Se sì, è davvero importante per chiunque? Sebbene compilare il diario alimentare sia spesso considerata una perdita di tempo, in alcune situazioni può valerne la pena. Scopriamo in quali casi! A cosa serve Il diario alimentare aiuta ad avere un quadro preciso di ciò che si mangia ogni giorno. È un metodo pratico e relativamente semplice per acquisire una maggiore consapevolezza della propria alimentazione e degli innumerevoli aspetti emotivi che gli ruotano attorno. Finché non si tiene traccia di ciò che si mangia, in che momento della giornata e con quali risvolti emotivi, difficilmente si riuscirà a comprendere a fondo il proprio comportamento alimentare e imparare a gestirlo in modo efficace. Cosa scrivere Nel diario alimentare è importante indicare con esattezza tutti gli alimenti che vengono consumati, con le relative quantità, compresi i condimenti, le modalità di cottura, le bibite e i “fuori pasto” che spesso la nostra mente omette, per distrazione (ad esempio mangiare un cioccolatino senza neanche accorgersene), per senso di colpa (so che non dovrei mangiare questa pizzetta, quindi la mia mente cercherà di dimenticarsene) o per errata valutazione (cosa vuoi che sia una bustina di zucchero?). Il diario alimentare non è tuttavia solo uno strumento pratico per il calcolo delle calorie ingerite. Come sappiamo sono principalmente le emozioni che governano il nostro comportamento a tavola: un buon diario alimentare dovrà prevedere uno spazio per annotare lo stato d’animo e le sensazioni legate al consumo del pasto o di un particolare alimento. Allo stesso tempo, fare una valutazione del pasto appena fatto potrà permetterci di essere maggiormente consapevoli del proprio stato di pienezza: la soggettiva sensazione di fame e sazietà è spesso messa in secondo piano, mentre è importante educarla per imparare ad essere consapevoli del proprio corpo e comprendere di che entità possono essere le porzioni corrette per il proprio benessere. Nel diario alimentare sarà infine importante indicate il movimento fatto durante la giornata: il bilancio calorico è dato dalla differenza tra le calorie in entrata e di quelle in uscita: a seconda dei propri obiettivi potrà essere fondamentale averne almeno una stima. A chi può essere utile Sono diversi i possibili campi d’azione e i potenziali risvolti clinici del diario alimentare. Esso è uno strumento importante per sé stessi, per aumentare la propria consapevolezza in numerosi contesti; ma è anche un mezzo utile al professionista (Medico o Nutrizionista) per poter personalizzare l’alimentazione del proprio paziente, educarlo a comportamenti alimentare corretti e ricavare informazioni importanti circa la sua salute o eventuali disturbi fisici che potrebbero essere legati ad alcuni alimenti. Persone in sovrappeso e obese avranno sotto agli occhi le quantità realmente consumate quotidianamente, compresi piccoli sgarri di solito erroneamente non considerati. In caso di anoressia e bulimia nervose, potranno emergere i meccanismi che portano a perpetuare il comportamento scorretto, nonché parte dell’aspetto emotivo di cui il cibo è solo la punta dell’iceberg. Ai soggetti vegani o che seguono particolari protocolli alimentari permetterà di dare una stima degli apporti di determinati componenti: uno strumento utile al professionista per valutare eventuali carenze e necessità di integrazioni. Infine, chi ha spesso disturbi gastrointestinali, problematiche di reflusso, gonfiore e crampi addominali, transito intestinale accelerato o al contrario stipsi e tenesmo, potrebbe adoperare il diario alimentare per capire se tali sintomi sono legati solo al consumo di determinati alimenti. Gli svantaggi Anche un eccessivo controllo delle proprie abitudini alimentari è un comportamento che alla lunga può essere controproducente e dannoso, soprattutto per alcune personalità. Esistono ormai innumerevoli applicazioni per smartphone per il conteggio delle calorie, che a mio avviso incentrano l’attenzione solo su questo aspetto (spesso non primario) senza considerare il resto. E’ importante essere consapevoli, non fissati: SI’ al diario alimentare, ma solo ogni tanto, seguiti da un Nutrizionista per fare una valutazione insieme oppure per un personale “punto della situazione”; NO in modo continuativo, con eccessivi pensieri volti al controllo del cibo. Cosa abbiamo imparato
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Aprile 2018
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Dott.ssa Francesca Brun |
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