![]() Ore e ore in palestra, qualche passaggio di troppo davanti allo specchio, integratori per aumentare la massa muscolare, sensi di colpa se si salta un sessione di workout o se si cede ad un pasticcino di troppo, eccessiva attenzione alla forma fisica e alla qualità degli alimenti: la Vigoressia, un disturbo nuovo ma sempre più diffuso, soprattutto tra gli uomini. Con il termine di Vigoressia si intende la tendenza ossessiva ad avere un fisico perfetto: una ricerca esasperata di un ideale di bellezza muscoloso, atletico, definito e “scultoreo”. Si parla in modo più generico di Reverse Anorexia (anoressia inversa), rendendo facilmente intuibile un possibile legame della Vigoressia con la più conosciuta Anoressia Nervosa. Al contrario dell’Anoressia, in cui è la magrezza estrema l’ideale di corpo da raggiungere, nella Vigoressia l’obiettivo è l’incremento della massa muscolare. Gli individui affetti da Vigoressia sono alla ricerca perenne di un fisico tonico, muscoloso, atletico, e sono infastiditi in modo eccessivo da ogni minima imperfezione. Queste persone dedicano una eccessiva quantità di tempo alla “costruzione” del proprio corpo, passando ore in palestra, controllando ripetutamente il proprio aspetto allo specchio, leggendo riviste specializzate e informandosi (nei modi più disparati e non sempre da fonti attendibili) su quale siano le strategie alimentari e sportive migliori per far crescere la muscolatura. Comprano alimenti ipocalorici, consumano pasti iperproteici, assumono diversi integratori alimentari e nei casi più estremi anabolizzanti. Similmente alle anoressiche, tuttavia, tali comportamenti non sono quasi mai seguiti dalla soddisfazione del traguardo raggiunto: essi non si sentono mai completamente appagati e in ogni occasione, l'obiettivo si sposta “un po' più in là”. In entrambi i disturbi il controllo della propria forma fisica sfocia in patologia, spesso caratterizzata da una dispercezione dell'immagine corporea: l'anoressica si vede grassa anche quando è ridotta a pelle e ossa, il vigoressico si vede esile anche con bicipiti e pettorali da bodybuilder. Chi soffre di questo disturbo generalmente non ne è consapevole, tende a considerare il proprio stile di vita sano e invidiabile e i propri comportamenti come un'icona da ammirare ed emulare. E’ in effetti difficile definire e diagnosticare la Vigoressia. La classificazione di tale disturbo è fortemente dibattuta nel mondo scientifico, in quanto è difficile distinguerla da una sana attenzione per il proprio corpo, da uno stile di vita realmente sano e dal positivo interesse a fare attività fisica ed alimentarsi in modo corretto: tutti aspetti che vanno incentivati e promossi al fine di ridurre numerose patologie cardiovascolari e degenerative. Esattamente come non tutte le ragazze magre sono anoressiche, non tutti i frequentatori di palestre e sostenitori di uno stile di vita sano sono vigoressici. Alla base vi sarebbero meccanismi psicologici inconsci caratterizzati da senso di inadeguatezza, insicurezza e fragilità emotiva. La Vigoressia è un disagio clinico concreto e reale e va ben oltre il concetto di “stare in forma” e amare il fitness. Come sottolinea Pierluigi De Pascalis, autore dell’articolo “Vigoressia: quando il fitness diventa ossessione” (http://www.vigoressia.it/ - che vi consiglio di leggere): “se ti lavi le mani 5 volte al giorno, ami l'igiene; se te le lavi 200 volte hai un problema”.
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Aprile 2018
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